Dalle balie alle nutrici, passando per i fratelli e le sorelle di latte e i siti internet dove trovarlo; scopriamo come funziona (e quali sono i vantaggi e gli svantaggi) della cosiddetta condivisione del latte materno.
Cos’è il milk sharing?La storia del milk sharingMilk sharing: pro e controIl milk sharing al giorno d’oggiÈ possibile unire i vantaggi del latte materno (riduzione del rischio di allergie, protezione dalle infezioni respiratorie, incentivo allo sviluppo psicomotorio, visivo e della conformazione della bocca, eccetera) con quelli del latte artificiale (minori condizionamenti, maggiore praticità, eccetera)?
È quello che si prefissa di fare il milk sharing, una pratica apparentemente recente che merita di essere conosciuta, compresa e definita nelle sue potenzialità e nei suoi rischi.
Con l’espressione milk sharing si fa riferimento alla pratica della “condivisione del latte materno”, ovvero di allattare i neonati con il latte di altre donne e non con quello artificiale. È una possibilità che si fonda su due elementi: il primo la constatazione che alcune donne possono non riuscire ad allattare (per tutta una serie di ragioni, non necessariamente di natura fisica) e il secondo che il latte naturale ha migliori proprietà di quello artificiale.
Per questo, laddove le mamme non riescano ad allattare o non riescano a produrre latte sufficiente per i propri bambini, invece di utilizzare il latte di formula si ricorre a quello di altre mamme che hanno una produzione maggiore.
Sebbene il web, come spesso accade, ne stia determinando la notorietà, quella del milk sharing non è certo una pratica recente. Anzi, potremmo dire che è antica quasi quanto l’uomo. Questo per il semplice motivo che ogni generazione ed epoca ha avuto, sia dal punto di vista culturale e sociale che da quello economico e sanitario, l’esigenza di rispondere alla mancanza di latte materno.
Per questo c’è stata una vera e propria evoluzione dell’alimentazione dei neonati per cui, tanto per fare alcuni esempi, nell’antichità l’allattamento dei bambini era affidato alle balie, alle nutrici, ovvero donne che allattavano il bambino di un altro. Questa è stata la pratica diffusa fino all’introduzione del biberon, avvenuta nel XIX secolo, o del perfezionamento delle tecniche di conservazione degli alimenti, seppur tra alti e bassi legati ai condizionamenti culturali e alle conoscenze scientifiche delle varie epoche.
L’introduzione del biberon non ha comunque eliminato del tutto la pratica del milk sharing, tanto che, anche nel nostro Paese, è stato diffuso fino a non molti decenni fa l’uso dell’espressione “fratelli di latte”, ovvero quei bambini geneticamente non legati da alcuna parentela ma allattati dalla stessa donna.
La condivisione del latte era una consuetudine sia tra le famiglie ricche che tra quelle meno abbienti, seppur con motivazioni diverse. Da una parte la scelta personale delle donne, sia per non incorrere nelle conseguenze fisiche dell’allattamento che per assicurare al proprio figlio una quantità di latte maggiore e costante, dall’altra l’impossibilità di rimanere a casa ad allattare per dover andare a lavorare.
Senza dimenticare come in passato era più frequente morire di parto e il milk sharing, seppur chiamato in altro modo, era l’unica possibilità per alimentare i neonati e proteggerli dal rischio di una mortalità precoce.
Abbiamo visto come la pratica del milk sharing non sia per niente recente e che, con tutte le differenze del caso, ha accompagnato da sempre la storia dell’uomo rispondendo alle necessità e convinzioni di ogni epoca. Oggi, alla luce anche di una maggiore consapevolezza scientifica, il milk sharing è considerato pericoloso, ma le autorità sanitarie forniscono indicazioni su come ridurre il rischio più che sul vietarlo in toto.
Tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il latte umano donato da altre donne migliore del latte artificiale in termini di minore incidenza di disturbi intestinali gravi e infezioni dopo la nascita. Tra i rischi sono da considerare la trasmissione di virus e batteri, quella di contaminanti chimici provenienti da farmaci e la possibilità che la conservazione e la manipolazione del latte non sia del tutto igienica e priva di contaminanti.
Come già anticipato, la diffusione di Internet e di tutte le possibilità di approfondire le varie tematiche ed entrare in contatto con persone e realtà anche molto lontane ha permesso di riscoprire la pratica del milk sharing.
La condivisione del latte materno è un fenomeno che avviene sia in maniera informale, tra conoscenti (reali o virtuali), ma anche in maniera più strutturata (e quindi controllata) attraverso vere e proprie associazioni che fanno da tramite tra le donne che hanno latte in eccesso da raccogliere e conservare e quelle che, invece, ne hanno bisogno.
È bene subito precisare che si tratta di un fenomeno completamente gratuito e le cosiddette banche del latte sono associazioni di volontariato che si occupano di raccogliere, conservare e spedire il latte (assicurando il rispetto di tutte le normative igieniche), ma anche di informare le donne sulla corretta gestione del latte materno. Esistono, ovviamente, anche realtà che fanno tutto questo a pagamento, garantendo sempre il rispetto dell’igiene e della qualità del latte materno.
Nel caso in cui si volesse ricorrere a queste realtà, sempre dietro consulto con il proprio pediatra, è bene scegliere tra quelle più qualificate che assicurino che il latte provenga da donne sane e in ottimo stato di salute e che la sua manipolazione e conservazione è tale da conservarne al meglio tutte le proprietà nutrizionali (e non solo).
La start-up Biomilq guidata da due scienziate e ricercatrici, ha dato vita al primo latte umano creato in laboratorio. Scopriamo di cosa si tratta ...
L'allattamento al seno è un'esperienza intima e personale, che ogni donna vive in maniera differente. Ecco il potente messaggio di questa mamma.
Per aiutare le mamme a produrre latte o a conservarlo, il tiralatte è un alleato prezioso. Vediamo quale scegliere e i modelli migliori.
Perché il neonato vuole mangiare in continuazione, soprattutto in alcune ore del giorno? Cosa sono e come affrontare le poppate a grappolo.
È un gesto innato e istintivo, che permette al neonato di trovare la strada per nutrirsi da solo: cosa è e come funziona il breast crawl.
Si può bere alcol in allattamento? Quanto? E quali sono i rischi per il bambino? Rispondiamo a queste domande una volta per tutte.
I costumi per allattamento non devono essere solo comodi e discreti, ma anche fashion e glamour. Ecco alcuni modelli facili da indossare, che non d...
Il cuscino per l'allattamento presenta diversi benefici; scopriamo quali sono i modelli disponibili e i migliori da acquistare online.
Le coliche d'aria sono uno dei problemi più frequenti dei lattanti. Per evitarle, può essere utile dotarsi di un biberon anticolica.
Allattare non è sempre facile e spesso, anzi, è faticoso. Poter contare su posizioni comode è indispensabile per ogni mamma; conosciamo meglio c...
Il latte materno è considerato come l'alimento migliore e ideale per i bambini nei primi mesi di vita. Scopriamo perché, quanto dura, quali posiz...
Si può allattare sia al seno che al biberon? Sì, e sono diversi i vantaggi. Ecco come funziona e quando ricorrere al cosiddetto allattamento misto.
Un gesto di solidarietà, aiuto e sostegno ai bambini che ne hanno necessità. Queste sono le prime caratteristiche dell'essere donatrici di latte ...
La conformazione del seno può variare da donna a donna e non è raro il caso di capezzoli piatti, ovvero che non sporgono verso l'esterno. In ques...
Raccogliere il latte materno tramite spremitura manuale è non solo possibile, ma spesso anche utile e fondamentale. Ne abbiamo parlato con l'ostet...
Nelle prime settimane dopo il parto il latte materno cambia, passando dal colostro a latte di transizione prima di diventare il latte maturo vero e...
Si chiama "strawberry milk", meglio noto come latte materno rosa e rappresenta una condizione rara e particolare dell'allattamento. Le cause della ...
Lo studio sviluppato dall'University of Rochester Medical Center ha scoperto che gli anticorpi Covid prodotti nel latte materno delle madri vaccina...
Uno studio scientifico ha evidenziato come l'allattamento al seno faccia bene al cuore del bambino. I vantaggi per la salute di mamma e figlio a di...
L'analisi scientifica sviluppata dall'Università della California spiega come il vaccino Covid non viene filtrato nel latte materno durante l'alla...
© Riproduzione riservata 1997 - 2022 Editore Media Prime S.R.L., P.IVA 03399440985 Sede legale Brescia Via Solferino 20C, Iscrizione al ROC n. 33272, Direttore responsabile Ilaria Maria Dondi
Le informazioni contenute su questo sito non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per qualsiasi dubbio è opportuno consultare lo specialista di riferimento Leggi il disclaimer completo